Alberto Savinio VECCHIO PIANOFORTE La realtà quotidiana è fatta di abitudini, di facce note, di ambienti familiari che sembrano del tutto privi di sorprese. Savinio ritrae con sorridente ironia una tipica famigliola borghese del primo Novecento: padre, madre e figlia che, come si conviene ad una signorinetta perbene, deve imparare a suonare il piano anche se non è troppo dotata per la musica. Ma nella normalità senza sbalzi si inserisce la fantasia, il surreale: il vecchio pianoforte renderà fantastica una giornata qualsiasi. Alberto De Chirico (Atene 1891 - Roma 1952), fratello del celebre pittore Giorgio, si interessò di musica, teatro, pittura e letteratura. Visse e studiò in Grecia, Italia, Germania e Francia, dove frequentò i principali artisti degli anni Venti, in particolare i surrealisti, e dove assunse lo pseudonimo di Savinio. Si espresse con diversi linguaggi, in particolare con la pittura metafisica e con la scrittura, sperimentando percorsi vari e insoliti, associando con libertà e senza chiudersi in canoni precisi elementi disparati. Di lui abbiamo quindi dipinti, testi teatrali, musicali e scenografie, romanzi anche autobiografici (Hermaphrodito, 1918; Tragedia dell infanzia, 1937 e Infanzia di Nivasio Dolcemare, 1941); racconti (tra cui Achille innamorato, 1938 e Casa La Vita, 1943); saggi e critiche (come Maupassant e l altro, 1944; Sorte dell Europa, 1945). da ALBERTO SAVINIO, Achille innamorato, Milano, Adelphi, 1993 105