INTRODUZIONE 1. Il narrar breve Raccontare storie ha un duplice significato: vuol dire narrare fatti ed emozioni vissuti, ma anche crearne di nuovi rielaborando la realtà in piccola o grande misura con l immaginazione. La narrazione costituisce materia di gran parte dei testi scritti che oggi chiamiamo letteratura , in particolare della narrativa ; tuttavia è nata - come i proverbi, i detti, gli apologhi, come le fiabe e le leggende - sotto forma di espressione orale, per fissare quei frammenti e quegli squarci di esperienza del singolo che potevano diventare oggetto di memoria e di riflessione per la comunità. La riflessione sul racconto come genere letterario, distinguendolo da altre storie al fine di trovarne la definizione più precisa, ci rinvia subito ad un interrogativo: quanto deve essere breve - o lungo - un racconto? c è differenza di struttura tra romanzi e racconti, o si tratta solo di diversa estensione? Narrare in breve è, non a caso, una delle forme più antiche di storia nei due sensi prima citati. Non ha molta importanza stabilire se la sua origine sia in India e se di lì si sia diffuso in Occidente dal XII secolo grazie a mercanti e studiosi, oppure in Egitto, influenzando già lo storico greco Erodoto, o in Babilonia; interessa piuttosto il fatto che la brevità della narrazione è una costante nel mondo della comunicazione orale, per agganciare e mantenere l attenzione di un pubblico che non ha un testo su cui fermarsi e riflettere, e che perciò è limitata. questo uno di quei casi in cui il passato lontano e lontanissimo getta sul presente una luce inattesa, quasi inversamente proporzionale alla sua distanza; in altre parole, è forse dai secoli più remoti che possiamo trarre spunti per comprendere il 13