LA MORTE DELL IMPIEGATO In una sera magnifica, un altrettanto magnifico usciere, Ivàn Dmitric Cerviakòv, se ne stava seduto nella seconda fila di poltrone e osservava al binocolo Le campane di Corneville. Seguiva lo spettacolo e provava una vera beatitudine. Ma a un tratto Nei racconti si incontra spesso questo a un tratto . Gli scrittori hanno ben ragione: la vita è davvero piena di imprevisti! A un tratto, dunque, il suo viso si contrasse in una smorfia, gli occhi si rovesciarono, il fiato gli si fece corto Egli allontanò il binocolo dagli occhi, si chinò in avanti e eccì! Aveva starnutito, come si può capire. Starnutire non è vietato a nessuno e in nessun posto. Starnutiscono tutti: i contadini, i capi della polizia, certe volte perfino i consiglieri segreti. Tutti possono starnutire. Cerviakòv non si emozionò più di tanto, si asciugò con il fazzoletto e, da persona educata, si guardò intorno: non aveva mica disturbato qualcuno con il suo starnuto? Ma fu allora che dovette vergognarsi. Si accorse che un vecchio, seduto davanti a lui, nella prima fila di poltrone, era occupato ad asciugarsi meticolosamente il capo calvo e il collo, usando un guanto, e stava mormorando qualcosa. Nel vecchio, Cerviakòv riconobbe il generale Brizzalov, in servizio presso il dicastero delle comunicazioni. L ho schizzato! , pensò subito Cerviakòv. Non si tratta del mio superiore, è un estraneo, però mi dispiace. necessario che mi scusi . 159