IL VENDICATORE Fiodor Fiòdorovic Sigaiev, subito dopo aver sorpreso in flagrante la moglie, si trovava nel negozio d armi Schmucks & Co. e stava scegliendo una pistola adatta al suo scopo. Il suo volto mostrava ira, indignazione e una decisione incoercibile. So bene quel che devo fare , stava pensando. I principi della famiglia sono stati offesi, il mio onore è stato gettato nel fango, il vizio sta trionfando, quindi io, in quanto cittadino e in quanto uomo onesto, devo ergermi a vendicatore. Prima ucciderò lei e l amante, e dopo me stesso Non si era ancora deciso per una pistola o per un altra e non aveva ancora ucciso nessuno, ma la sua fantasia si rappresentava già i tre cadaveri coperti di sangue, con i crani fracassati, con la materia cerebrale schizzata ovunque, e poi il trambusto, la ressa di curiosi, l autopsia Con tutto l accanimento di un uomo profondamente offeso si immaginava l orrore dei parenti e dei testimoni, l orrenda agonia della traditrice, e nella mente si godeva già gli articoli di fondo che dibattevano il tema dello sfacelo dei principi familiari. Il commesso del negozio (un ometto frenetico, sul tipo dei francesi, con la pancetta e uno spolverino bianco) deponeva davanti a lui le pistole e, con un sorriso rispettoso e un movimento dei piedi, andava dicendo: Mi permetterei di consigliare, msié 1, di scegliere 1 msié: sta per il francese monsieur, signore, nella pronuncia affrettata e contratta del commesso che vorrebbe darsi, con ciò, un immagine disinvolta e mondana. 289