UN BACIO Il venti maggio, alle otto della sera, le sei batterie della brigata di artiglieria di riserva di N., diretta al campo di esercitazione, si fermarono per la notte nel villaggio di Mestec ki. Nel bel mezzo della confusione, mentre alcuni ufficiali si occupavano dei cannoni, e altri, raccolti in piazza accanto al recinto della chiesa, ascoltavano i marescialli d alloggio, da dietro la chiesa spuntò un borghese a cavallo, montando una strana cavalcatura. Quella bestia, infatti, era piccola e color isabella1, con un collo robusto e una coda breve, trottava non dritta davanti a sé, ma in qualche modo di fianco, muovendo le zampe come in piccoli movimenti danzati, quasi che la colpissero sulle zampe con un frustino. Accostatosi agli ufficiali, l uomo a cavallo si tolse il cappello e disse: Sua Eccellenza, il tenente generale von Rabbek, che è proprietario delle terre qui intorno, invita i signori ufficiali a recarsi subito presso di lui per un tè Il cavallo eseguì un inchino, incominciò a danzare e indietreggiò, muovendosi sul fianco; il messaggero si tolse nuovamente il cappello e in un momento scomparve insieme alla sua strana cavalcatura dietro l angolo della chiesa. Soltanto il demonio sa di che si tratta! , mormoravano degli ufficiali, tornando ai loro alloggiamenti. Abbiamo soltanto voglia di dormire, e questo von Rabbek 1 color isabella: termine riferito soltanto al mantello degli equini, per designare un colore giallo tenue. 51