INTRODUZIONE 1. Vita di Antòn Pavlovic C echov Antòn C echov nacque nel sud della Russia, in una cittadina di nome Taganrog. Suo padre era un uomo libero, ma il nonno era stato servo della gleba, la condizione umiliante in cui erano tenuti i contadini russi ancora all inizio dell Ottocento: veri e propri oggetti, di proprietà dei nobili che possedevano la terra sulla quale essi lavoravano. Quando una legge dello zar Alessandro II stabilì, nel 1861, l abolizione dei servi della gleba e i contadini furono perciò emancipati, la famiglia C echov godeva già da tempo di questa condizione, poiché proprio il nonno, dopo essersi arricchito con il commercio, aveva potuto riscattare per mezzo del denaro la sua servitù e aveva dunque permesso ai nipoti di nascere liberi. Taganrog è un porto: si affaccia infatti sul mar d Azov che è un bacino separato dal mar Nero dalla penisola di Crimea. A poche decine di chilometri a est di Taganrog c è la foce del gran fiume Don, mentre ancora qualche chilometro più a est sorge la città di Rostov: quando nacque Antòn, era Taganrog il centro commerciale più importante della zona, ma negli anni successivi fu proprio Rostov a sottrarle il primato, tanto che il padre del futuro scrittore, che era negoziante e discretamente agiato, andò incontro al fallimento della propria azienda, gettando tutta la famiglia nelle ristrettezze economiche. Antòn nacque all inizio del 1861, penultimo di sei figli, di cui cinque maschi e una femmina. Quando ancora frequentava il ginnasio, avvenne il crollo finanziario del padre che decise di trasferirsi a Mosca, in cerca di lavoro. Antòn rimase a Taganrog, per non interrompere gli studi, e fu soltanto nel 1879 che raggiunse gli altri familiari a Mosca. Iscrittosi alla facoltà di medicina, dovette pensare al modo di arrotondare le entrate familiari: scelse la via di scrivere brevi racconti 9