103 Howard Fast Il cerchio Tutte le imprese e tutti noi, in qualche misura, produciamo rifiuti, destinati ad aumentare in continuazione. Sembra un fatto «naturale , ma bisogna poi pensare al modo di smaltirli. Ora cominciano a diffondersi trasporti ecologici, inceneritori e tecnologie per un corretto smaltimento, tipo le piattaforme polifunzionali (raccolta differenziata, riciclaggio e riutilizzo, compostaggio, incenerimento e discarica per i residui), ma da qualche parte bisogna pure collocarle, e tante, se non vogliamo vedere accanto alle strade o nei boschi discariche abusive. Problemi di Nettezza Urbana, direte voi magari sorridendo: sì, ma gravi, poiché c è il rischio costante di una sempre più estesa violazione permanente dell equilibrio ambientale. Ebbene, immaginate, come in questo racconto, una bocca di quattro metri di diametro che ingoia due milioni di tonnellate di rifiuti e li fa letteralmente sparire. Sarebbe davvero l invenzione del Millennio. Ma , come i danni, anche i rimedi dipendono da uomini che hanno i loro limiti e, talvolta, non sono neppure fortunati. Howard Melvin Fast (pseudonimo di Walter Ericson, 1914), narratore e commediografo statunitense, è soprattutto autore di romanzi storici a sfondo sociale (L ultima vittoria dei Cheyenne, 1941; Spartaco, 1951, in seguito portato anche sugli schermi; Gli immigranti, 1977; La figlia dell emigrante, 1985). La sua produzione letteraria, sotto diversi pseudonimi, spazia da racconti gialli a novelle rosa , da poesie a saggi impegnati (Sacco e Vanzetti, 1953). Dei primi anni Settanta è la sua raccolta di racconti di fantascienza Un tocco d infinito, da cui è tratto Il cerchio. H. Fast, La mano, Milano, Mondadori 1974, trad. it. di B. della Frattina.