141 Carlo Cassola Solo Il protagonista di questa favola morale è un grosso cane di nome Lucky (fortunato, in inglese), che si trova a subire l esperienza eccezionale della distruzione del mondo, provocata dalla follia dell uomo contro la natura, contro la vita sulla Terra, contro se stesso. La fine non avviene in un attimo, ma gradualmente. All inizio della guerra atomica muoiono quasi tutti gli esseri umani, poi anche i pochi sopravvissuti, tra i quali il padrone del cane. La morte comincia poi a seminare strage fra gli animali. Solo Lucky ha la dubbia fortuna di restare in vita. Con minore intelligenza dell uomo, ma con più bontà, Lucky prende coscienza delle cose e dei valori, esprimendo sentimenti nella loro purezza essenziale. E il sentimento più autentico è l amore verso gli altri, il bisogno di vivere insieme a loro, la necessità della fratellanza e dell uguaglianza. L intero racconto sembra così voler ammaestrare gli uomini e ricordare le loro responsabilità, invitandoli a porvi in tempo rimedio. Carlo Cassola (1917-1987), significativo scrittore, nato a Roma, ma vissuto quasi sempre in Toscana, collaborò a riviste letterarie e quotidiani, scrisse saggi d impegno sociale e aderì a movimenti pacifisti. Nei suoi primi libri (La ragazza di Bube, 1960) narrò l esperienza partigiana svoltasi in Maremma, dove, spesso con evidente amore per la natura e interesse per la psicologia umana, aveva ambientato altre opere (Il taglio del bosco, 1959). Al tema della catastrofe cosmica, del rischio che corriamo noi e l ambiente, dedicò molte prove narrative, tra cui L uomo e il cane (1977), Il paradiso degli animali (1979) e La morale del branco (1980). C. Cassola, Il superstite, Milano, Rizzoli 1978.