161 Italo Calvino Funghi in città Questo racconto, comico e malinconico allo stesso tempo, ha le cadenze di una fiaba moderna. primavera e, in mezzo a una città tutta asfalto, nubi tossiche e cemento, il protagonista Marcovaldo va alla ricerca di qualche prodotto naturale, di un segno di freschezza e di spontaneità, se ancora ne esiste qualcuno in luoghi così malridotti come i centri urbani, dove anche la vita è compromessa, contraffatta, artificiale. Marcovaldo, buffo personaggio dal nome altisonante, è un candido eroe dei nostri giorni, un povero diavolo dall animo semplice: padre di famiglia numerosa, manovale in una ditta, esiliato nella metropoli industriale, ma nostalgico di un impossibile mondo campestre. Invano insegue improbabili tracce di esistenza animale e vegetale, almeno all arrivo della bella stagione; e, sognando il ritorno a uno stato di natura, va incontro a inevitabili delusioni. Italo Calvino (1923-1985), nato a Cuba da genitori italiani, visse a lungo a San Remo, a Torino e in Francia. Collaboratore di importanti riviste letterarie e della Casa Editrice Einaudi, dedicò le prime opere, Il sentiero dei nidi di ragno (1947) e Ultimo viene il corvo (1949), alla guerra partigiana, rivissuta, però, tra favola e realtà. Nel perfetto equilibrio tra ragione e fantasia consiste appunto la misura della sua arte: dai romanzi Il visconte dimezzato (1952), Il barone rampante (1957), Il cavaliere inesistente (1959), alle raccolte narrative I racconti (1958) e Le cosmicomiche (1965-1984), per limitare l elenco ad alcuni dei suoi lavori più facili . I. Calvino, Marcovaldo ovvero Le stagioni in città,Torino, Einaudi 1969.