261 Axel Munthe Il santuario degli uccelli Nel Duemila sono purtroppo ancora presenti orde di barbari capaci d infliggere sofferenze incredibili agli animali: dai combattimenti mortali tra galli o tra cani appositamente addestrati all orrore delle corride e alle centinaia di fiestas spagnole (spesso a carattere religioso), in cui si torturano per divertimento esseri indifesi. Molte feste popolari del genere sopravvivono anche in Italia, e circa settant anni fa, quando fu pubblicato questo racconto, la situazione era certo peggiore, perché le leggi non erano adeguate. L autore rievoca qui uno degli episodi più importanti della sua vita. In particolare, Munthe descrive con accenti vivaci e appassionati la sua lunga lotta in favore degli uccelli e la soddisfazione provata quando, sebbene a caro prezzo, riuscì nell impresa di creare una zona protetta tutta per loro. Axel Munthe (1857-1949), scrittore svedese, fu medico assai noto. Esercitò dapprima a Parigi, poi visse a Roma e a Napoli. Qui coraggiosamente prestò aiuto agli ammalati di colera durante un epidemia e pubblicò Da Napoli (1885) e Bozzetti (1888). Durante la prima guerra mondiale, narrò con toni apertamente antitedeschi la sua esperienza di medico militare (Croce Rossa e Croce di Ferro, 1916). Si stabilì, infine, a Capri, dove scrisse in inglese l opera autobiografica La storia di San Michele (1929), che ebbe vastissima diffusione e uno straordinario successo. L amore di zoofilo gli ispirò anche il Libro antico di uomini e bestie (1931). A. Munthe, La storia di San Michele, Milano, Fratelli Treves 1934, trad. it. di P. Volterra.