285 Michel Tournier La speranza Un naufrago, un isola del Pacifico, tipo «l isola che non c è , ma piena di problemi, la natura da addomesticare, un selvaggio chiamato Venerdì da educare e su cui far pesare l industriosità della cultura europea: più o meno questo era il Robinson Crusoe (1719) dell inglese Daniel Defoe (1660-1731). Qui, invece, le cose vanno diversamente. Dopo aver invano tentato di colonizzare l isola deserta e di civilizzare il giovane selvaggio, Robinson si accorge di avere sbagliato quasi tutto. Da quel momento, sarà Venerdì a dirigere la convivenza e a insegnare al suo più anziano compagno come si può vivere liberi e sereni, e non solo sopravvivere, allo stato di natura, e insegnargli, insomma, il difficile mestiere di vivere. In questa nuova prospettiva, il serio e impegnato Robinson e l imberbe e gioioso Venerdì si scoprono diversi, ma anche simili nelle speranze, finché all isola approda un veliero inglese. Rinuncerà Robinson ai suoi tentativi di civilizzazione e colonizzazione? Che cosa avrà imparato Venerdì dalle esperienze di quell incontro? E, soprattutto, come metterà in pratica la lezione? Michel Tournier (1924), parigino, nel 1967 ha pubblicato la sua prima opera letteraria, Venerdì o il limbo del Pacifico. La sua seconda opera, Il re degli ontani (1970) ha vinto un prestigioso premio della critica. La sua disincantata analisi delle problematiche contemporanee, appena velata da elementi ironici e fantastici, è continuata con numerosi altri successi, tra cui Gaspare, Melchiorre e Baldassarre (1980), La goccia d oro (1985) e Mezzanotte d amore (1989). M. Tournier, Venerdì o la vita selvaggia, Milano, Mondadori 1974, trad. it. di M. Antoine.