201 Deucalione e Pirra: il mondo dopo il Diluvio N Nella notte dei secoli è accaduto un fatto che fa sorgere molti dubbi sulle virtù di nostri lontani antenati. Noi amiamo pensarli di gran lunga migliori di noi: più onesti, più giusti, più sereni,e invece migliaia di anni fa è accaduto addirittura che gli dèi si disgustassero a tal punto per la condotta degli esseri umani, da decidere di cancellarli dalla faccia della terra! Cosa mai avessero combinato gli uomini di quei tempi, per meritarsi tanta collera, è difficile dire. Chi stabilì una punizione così severa? Ebbene, non poteva che essere Giove, il padre e il capo degli dèi: non era infatti una decisione da poco! E non era neppure facile da mettere in esecuzione perché gli uomini, già allora, erano come le formiche: si erano sparsi su tutta la superficie del mondo e vivevano nei posti più impensati. C erano tribù che abitavano i deserti, altre che popolavano le montagne,altre ancora in mezzo alle foreste,alle valli più nascoste, negli angoli più remoti. Come fare, allora, a sterminarli? Giove era preoccupato. In un primo momento si era entusiasmato all idea di ricorrere alla sua arma preferita: i fulmini.Aveva immaginato una sequenza di saette davvero clamorosa e mai vista prima, tanto che il mondo sarebbe diventato una palla di fuoco e la riuscita dell impresa avrebbe lasciato gli altri dèi a bocca aperta. L idea non gli dispiaceva, perché sarebbe stato anche un modo per ricordare proprio a loro, agli altri dèi, che il padrone era lui.Poi,però,aveva dovuto rinunciare al grande rogo: insomma, l Olimpo, dove tutti loro abitavano, era un monte alto, ma anche qui c era un limite e la puzza di bruciato sarebbe arrivata fino alle loro viziatissime narici. Giove si immaginava già il commenti di Venere, se qualche cattivo odore si fosse sparso