7 INTRODUZIONE Questo libro parla di dèi, di ninfe, di eroi e di gente comune. Racconta delle fortune o dei disastri che capitano a persone come noi, quando il destino le mette a contatto con le divinità o con gli scherzi della sorte. Si tratta di storie inventate, naturalmente, ma che sono anche molto particolari: fanno parte di un opera che da tanti secoli diverte e appassiona migliaia, milioni di lettori: le Metamorfosi, il libro di un autore latino che si chiamava Ovidio. Da ragazzo, lui le sentiva raccontare nelle occasioni più diverse: una, gliela narravano a scuola; un altra gli era ripetuta da suo nonno; una terza si ascoltava dai cantastorie, sotto i portici del mercato; una quarta, la trovava sui libri, quando, ormai adulto, avrebbe dovuto studiare da avvocato, per accontentare suo padre, e invece andava a sbirciare di nascosto i romanzi e i poemi che erano la passione della sua vita. Diventato grande, decise che avrebbe fatto lo scrittore, perché, diceva, «ogni volta che provo a stendere un arringa per presentarmi in tribunale, quella mi viene in rima . Si mise a raccogliere tutte le storie che ricordava, e scoprì che erano tante, e tutte degne di essere raccontate. Ebbe successo; l imperatore lo stimava e lo voleva presso di sé. Questo lo costringeva a scrivere in modo «difficile , perché sembrasse più importante e più serio ciò che andava narrando. Per questo, oggi, può servire, per avere una prima idea di quanto Ovidio ha creato, leggere questa scelta che abbiamo cercato di scrivere in modo più piano e più comprensibile a tutti. Ovidio non ebbe fortuna: un giorno dovette combinarne una più grossa del solito, perché l imperatore, indignato, lo cacciò in esilio e né lui, né i suoi successori permisero mai più che ritornasse alla sua casa e a sua moglie. Nessuno ha saputo cosa fosse capi-