141 Herman Melville Taipi Taipi è un famoso libro di avventure nei mari del Sud. Nel 1842, il viaggio fu effettivamente compiuto dall autore, marinaio a bordo di una baleniera che, dopo molti mesi di caccia al capodoglio, approdò a Nukuheva, nell arcipelago delle Marchesi. Era il periodo dell occupazione francese, e Melville poté assistere ai primi contatti fra civiltà europea e vita indigena, che dovevano portare gradualmente alla distruzione quasi totale di quest ultima, attraverso l alcolismo e le malattie dei popoli civili . Nelle pagine che presentiamo, il protagonista-narratore, Tom, e il suo amico Toby, stanchi delle angherie subite sulla nave, fuggono e si addentrano nelle vallate boscose dell isola per trovarvi rifugio e conforto. Ma, come hanno sentito dire, potranno incontrare due opposte tribù di indigeni: i guerrieri cannibali Taipi e gli innocui e pacifici Happar. Perciò, le prime tracce dei selvaggi provocano terrore, e il dilemma rimane a lungo: Taipi o Happar? La paura del diverso s identifica con quella dell ignoto. Come riusciranno a distinguere i buoni Happar e i cattivi Taipi? il problema dell ambiguità delle apparenze, portato all estremo. Herman Melville (1819-1891) è uno dei più importanti scrittori nordamericani. In gioventù visitò le isole del Pacifico, inseguendo il sogno di una vita incontaminata e felice, e ne trasse spunto per le prime opere narrative (Taipi, 1846; Omoo, 1847). Dopo Mardi (1849), libro più riflessivo che avventuroso, ritornò al tema marinaresco e parzialmente autobiografico con Redburn (1849) e Giacchetta bianca (1850). La fama di Melville è soprattutto legata ai romanzi Moby Dick (1851), Pierre o delle ambiguità (1856), L uomo di fiducia (1857), e ai Racconti della veranda (1856). Il suo ultimo capolavoro, Billy Budd, scritto poco prima della morte, fu pubblicato postumo nel 1924. H. Melville, Taipi, Milano, Feltrinelli 1957, trad. it. di F. Saba Sardi.