167 Aleksandr Solz enicyn Arcipelago Gulag Questa, purtroppo, è una storia vera. Si può essere incarcerati senza processo e subire una pena pesantissima solo perché sospettati di non condividere l ideologia di chi è al potere? La testimonianza autobiografica che leggerete risponde di sì. Arcipelago Gulag è il titolo significativo dato all opera dall autore, poiché in essa il tema narrativo è la disumanità dei campi d internamento staliniani (Gulag era la sigla dell Amministrazione generale di quei lager, popolati da milioni di cittadini sovietici e dislocati, come tante isole di un triste arcipelago, in molteplici località dell immenso Paese). L opera è stata scritta perché la violenza esercitata da uomini su altri uomini per la diversità delle loro idee dev essere condannata. Le pagine che seguono costituiscono l inizio del libro e descrivono le modalità di cattura degli incriminati e l esperienza personale dello scrittore, al momento dell arresto, avvenuto al fronte, verso la fine della seconda guerra mondiale, proprio mentre combatteva eroicamente in difesa della patria. Aleksandr Isaevic Solz enicyn (1918), russo, laureato in matematica, volontario nella seconda guerra mondiale, pluridecorato, condannato politico nel 1945, sconta otto anni di lavori forzati in un campo d internamento siberiano e tre di confino. Con Una giornata di Ivan Denisovic (1963), s impone all attenzione mondiale, diventa praticamente un autore clandestino, mentre le sue opere (Divisione cancro, 1967; Il primo cerchio, 1969) vengono esaltate fuori dall URSS. Nel 1970 vince il premio Nobel per la letteratura. Nel 1973, la polizia segreta entra in possesso del manoscritto di Arcipelago Gulag; allora, Solz enicyn ne autorizza la pubblicazione all estero. Un decreto del Soviet Supremo lo espelle, infine, dall URSS. Solo recentemente è ritornato in patria, dopo essere stato del tutto riabilitato, nel 1991. A. Solz enicyn, Arcipelago Gulag, Milano, Mondadori 1974, trad. it. di M. Olsùfieva.