178 IDEOLOGIE E PREGIUDIZI Vasco Pratolini Vanda Il razzismo e l antisemitismo nazista portarono alle persecuzioni antiebraiche, pesantissime e ripetute, culminate con il genocidio di circa sei milioni di Ebrei.Anche in Italia, nel 1938, furono decretati da Mussolini provvedimenti discriminatori contro gli ebrei. Il popolo italiano accolse i provvedimenti in difesa della razza con una certa moderazione, non negando, in genere, aiuto ai perseguitati. Tuttavia non mancarono i fascisti più fanatici che permisero ai nazisti di deportare gli Ebrei italiani in Germania, rendendosi complici della morte di uomini, donne, vecchi, bambini, colpevoli solo di avere una fede e radici diverse. Nel racconto che segue sono protagonisti lo stupore smarrito e la protesta silenziosa e accorata di Vanda, una ragazza ebrea dagli occhi neri e dai capelli d oro. E il turbamento doloroso del suo animo semplice e innamorato, travolto da un infamia priva di senso come le leggi razziali, è descritto indirettamente dal fidanzato, sino alla tragedia finale. Vasco Pratolini (1913-1991), fiorentino, è uno dei più significativi narratori della letteratura italiana contemporanea. Esordì con racconti ispirati a una malinconica memoria dell infanzia (Il tappeto verde, 1941; Via de Magazzini, 1942; Le amiche, 1943). Seguì una trilogia di romanzi d impianto corale e realistico: Il quartiere (1944), Cronaca familiare e Cronache di poveri amanti (entrambi del 1947). Dopo Un eroe del nostro tempo (1949) e Le ragazze di Sanfrediano (1952), pubblicò il ciclo a sfondo popolare, intitolato Una storia italiana, che comprende Metello (1955), Lo scialo (1960) e Allegoria e derisione (1966). Alla città e al mondo dell adolescenza sono dedicati ancora un romanzo, La costanza della ragione (1963) e le poesie raccolte in La mia città ha trent anni (1967). V. Pratolini, Mestiere da vagabondo, Milano, Mondadori 1947.