187 Francesco Guccini - Loriano Macchiavelli Li chiamavano Macaronì Dal 1876 al 1900, quasi sei milioni di Italiani furono costretti a lasciare il loro Paese per cercare lavoro all estero. Il numero dei nostri emigranti salì a otto milioni fra il 1901 e il 1914 e a più di nove dal 1946 a oggi. L Italia, attuale meta d immigrati, è dunque stata per lungo tempo terra di emigranti. Il racconto si svolge nel 1885, proprio quando, dal valico fra l Emilia e la Toscana, era in atto una massiccia e disperata emigrazione verso la Francia. A quei tempi, lo Stato non provvedeva quasi mai ad adeguate tutele per i lavoratori italiani all estero. E nessuno si preoccupava certo, in terra straniera, di comprendere né di rispettare quei poveri semiclandestini. Anche Ciarèin, il giovanissimo protagonista della vicenda, fa parte di quella schiera di persone che arrivava in Francia, via mare, dalla costa toscana, su imbarcazioni illegali. Senza conoscere la lingua, andavano a vendere statuine, a lavorare nelle vetrerie, nelle miniere, nelle saline, per salari da fame e tra gli insulti dei Francesi, che li chiamavano Maccheroni , Macaronì . Francesco Guccini (1940), modenese, scrive, suona e interpreta canzoni. Ha scritto Cronache Epafàniche (1989), Vacca d un cane (1993), Racconti d inverno (1994), La legge del bar e altre comiche (1996). Nel 1997, insieme a Loriano Macchiavelli, ha vinto il premio Un autore per l Europa , con Macaronì. Romanzo di santi e delinquenti (1997). Loriano Macchiavelli (1934), bolognese, svolge attività promozionali in campo cinematografico presso la Cineteca del comune di Bologna e si occupa di teatro. Ha creato la figura di Sarti Antonio, uno dei più popolari investigatori italiani, il cui nome compare in ogni titolo dei suoi romanzi gialli di successo (1980, 1981, 1983, 1987, 1994, 1995). F. Guccini L. Macchiavelli, Macaronì. Romanzo di santi e delinquenti, Milano, Mondadori 1997.