19 Herbert George Wells La parola vedo La storia si svolge in una parte deserta e selvaggia delle Ande ecuadoriane, in una valle isolata. La sparuta popolazione di quel luogo ormai inaccessibile fu colpita da un epidemia: un terribile morbo ereditario che condusse progressivamente alla cecità tutti gli abitanti e i loro discendenti. Ma un giorno, per caso, un uomo capitò dal mondo esterno in seno a quella comunità. Pur essendo abile e acuto di mente e di vista, le sue facoltà gli saranno d impaccio nei rapporti sociali con i nuovi compagni. Nessuno gli darà retta; e, anzi, gli abitanti di quel paese sperduto finiranno con il compatirlo e con l emarginarlo, perché la normalità, in quel luogo, consiste nell essere ciechi, e la stranezza o la diversità nella parola vedo . I suoi tentativi di spiegazione saranno inutili, come gli sforzi per ribellarsi; e, non riuscendo a integrarsi nella nuova situazione, se non a patto di rinunciare alla vista, gli rimarrà soltanto la fuga per ritornare al mondo della sua consueta e per lui rassicurante normalità. Herbert George Wells (1866-1946), inglese di famiglia poverissima, fu autodidatta, ma riuscì a laurearsi in scienze. Le sue opere più note sono i romanzi La macchina del tempo (1895), L isola del dottor Moreau (1896), L uomo invisibile (1897), La guerra dei mondi (1898) e I primi uomini sulla Luna (1901), alcuni dei quali diventati famosi anche sugli schermi. Notevoli sono pure le serie d inquietanti racconti, fra cui quelli raccolti in Il bacillo rubato (1895) e in Dodici storie e un sogno (1903), da cui è tratto La parola vedo (Il paese dei ciechi).Wells scrisse altre opere non fantastiche che ebbero particolare fortuna e volumi politici assai discussi. H.G.Wells, Racconti, Milano, Garzanti 1976, trad. it. di R. Prinzhofer.