263 Christiane F. La madre Siamo nell area detta dello Zoo, uno dei simboli dell ex Berlino Ovest. Nel quartiere si trova anche la famigerata zona della metropolitana, un tempo luogo della droga, della prostituzione, del disagio giovanile. La testimonianza della madre di Christiane F., una quindicenne divenuta schiava degli stupefacenti, risale all inizio del 1978: è la confessione sincera e appassionata di chi si sente in colpa per il comportamento della figlia, in lotta prima contro l hascisc e poi contro l eroina. Proprio Christiane ha voluto che fosse scritto il libro da cui sono state tratte queste pagine sulle condizioni dei giovani tossicodipendenti e su quelle di quanti hanno contatti con loro, a cominciare dai genitori. I sopravissuti del gruppo e i rispettivi genitori hanno aderito al progetto del libro, in cui la protagonista racconta, con un linguaggio diretto e senza veli, la propria tragedia e quella dei suoi coetanei, sullo sfondo di una Berlino dove i quartieri-dormitorio e le discoteche sono simili a quelli di ogni grande città europea. Christiane Vera F., (1963), tedesca, diventa tossicodipendente ancora giovanissima e, solo dopo innumerevoli e drammatiche esperienze, riesce a liberarsi dalla schiavitù della droga. Nel 1978, due giornalisti tedeschi del settimanale Stern, Kai Hermann e Horst Rieck, hanno raccolto al magnetofono e trascritto il suo crudo diario, pubblicato nel 1980 in Germania e negli anni successivi in Italia. Christiane ha saputo narrare con efficacia la propria vicenda e quella della madre, coprotagonista della sua autobiografia. Il testo ha coinvolto profondamente anche il grande pubblico attraverso le immagini del film omonimo (1981) e viene tuttora discusso da medici, insegnanti e operatori sociali. C. F., Noi, i ragazzi dello Zoo di Berlino, Milano, Rizzoli 2001, trad. it. di R. Tatafiore.