Miguel ngel Asturias IL MAGO L ambientazione che l autore dipinge in Vento forte da cui è tratto Il mago fornisce dei Caraibi una visione problematica e complessa. Il romanzo, carico di tensione, descrive e chiarisce le cause di un ansia di rivolta sociale, sentita dallo scrittore con passione drammatica. Le vittime sono, come sempre, i miserabili diseredati, i coltivatori indigeni, ma lo scontro economico avviene tra i monopolisti bananieri statunitensi e un gruppo d imprenditori locali (guidati dal nordamericano Lester Mead, avverso ai connazionali per le iniquità di cui è testimone), che tentano invano di opporre allo strapotere del trust la loro iniziativa privata. Nel racconto che segue, si attua la vigorosa e suggestiva trasfigurazione del reale, a conclusione della vicenda. Autore drammatico e saggista, poeta e narratore, il guatemalteco Miguel ngel Asturias (1899-1974), viaggiò a lungo in Europa, soggiornando anche in Italia dal 1963 al 1966, prima di ricevere il premio Nobel, l anno successivo. Scrisse le celebri Leggende del Guatemala (1930), rielaborazioni letterarie fra sogno e realtà, in cui reinterpretò lo spirito dell antica tradizione maya. Tutta la sua vasta opera presenta da una parte, la perentoria denuncia dello sfruttamento cui il popolo del Guatemala è sottoposto dall oligarchia delle Compagnie imperialiste straniere; dall altra, il richiamo all immenso patrimonio culturale dei Maya e alle sue attuali sopravvivenze. I risultati migliori sono: Uomini di mais (1949), Vento forte, (1950), Il papa verde, (1954), Gli occhi dei sepolti, (1960) e i racconti di Weekend in Guatemala (1956). Nell ultima produzione ritornò in gran parte alla rappresentazione del mondo superstizioso, leggendario e mitico dei suoi inizi, Specchio di Lida Sal, (1967); Venerdì di passione, (1972). da M.A. Asturias, Vento forte, Milano, Rizzoli, 1967, trad. it. di C. Vian. 141