Jorge Amado L APPARIZIONE DEI SUPER-EROI Lo scrittore si fa arguto cronista delle vicende di Agreste, tranquilla cittadina immaginaria dello Stato di Bahia, ultima Tule che sta per essere investita dal progresso commerciale; e lo fa, intrufolandosi spesso nella narrazione per discutere gli avvenimenti. Descritti con piglio fumettistico, presunti marziani e venusiane, aeronavi spaziali, femmine sublimi e super-eroi (inviati da grandi ditte internazionali, imprenditrici e appaltatrici di lavori megagalattici, vere e proprie macchine per far soldi e rovinare la natura) cominciano con proposte di prospettive turistiche di élite e passano poi alla produzione di venefico biossido di titanio. Così, mettono in crisi la ridente e sonnolenta località, suscitando discussioni in tutto il paese con i loro progetti avveniristici. L impegno sociale e politico alla base dei primi romanzi del brasiliano Jorge Amado (1912-2001) corrispose a una vita militante, che gli procurò più volte il carcere e l esilio. Si affermò giovanissimo con Il paese del carnevale (1931), in cui già si delineavano le sue scelte di narratore realistico, eppure anche romantico e magico . Seguirono Cacao (1933), Jubiab (1935), Mar Morto (1936), Capitani da spiaggia (1937), Bahia de Todos os Santos (1939), Il cammino della speranza (1942), Terre del finimondo (1943) e la trilogia I sotterranei della libertà (1952). Successivamente avviò una nuova fase di opere non del tutto ideologiche e in apparenza disimpegnate, per lo più incentrate su personaggi femminili (Gabriella, garofano e cannella, 1958; Due storie del porto di Bahia, 1961; Le morti e il trionfo di Rosalinda, 1965; Donna Flor e i suoi due mariti, 1966; Teresa Batista stanca di guerra, 1972; Tocaia grande, 1984; Santa Barbara dei fulmini, 1988; I turchi alla scoperta dell America, 1992). da J. Amado, Vita e miracoli di Tieta d Agreste, Milano, Garzanti, 1979, trad. it. di E. Grechi. 163