Juan José Arreola LO SCAMBISTA Sulla banchina deserta di una stazione, un unico viaggiatore attende un treno che forse non arriverà mai. Un guardascambi ciarliero e in malafede, o troppo fantasioso oppure al corrente delle segrete cose , gli racconta storie a dir poco sconfortanti. Il viaggiatore potenziale, sconcertato, insiste a interrogare il vecchio ferroviere sull orario e sulle coincidenze per raggiungere una città lontana, ma continua a ricevere risposte sempre più inquietanti. La vicenda può essere interpretata come allegoria del mondo burocratico messicano o come allusione all onnipotenza di certe imprese moderne, imperanti anche in America latina. Ma queste sono solo due interpretazioni possibili. Il messicano Juan José Arreola è nato a Ciudad Guzm n (Jalisco), nel 1918. Autodidatta, ha esercitato svariate attività, prima di lavorare per il teatro, anche come attore, in Messico e in Francia. L originalità dei suoi testi era già evidente nel volume di narrativa Finzioni varie (1949). Doti letterarie e fama si sono poi consolidate in Confabulario (1952), in cui il grottesco e l assurdo presenti nella quotidianità emergono con forza, alimentati dal gusto dell analogia e della proiezione paradossale nell inverosimile. In seguito, ha scritto anche una farsa teatrale, L ora di tutti (1954) e il romanzo La festa (1963). Più recentemente, sotto il titolo La parola educazione (1979) sono stati raccolti testi sparsi di prosa orale (discorsi, interviste, conferenze). da J.J. Arreola, Confabulario, Milano, Zanzibar, 1993, trad. it. di L. Ogno. 69