Isabel Allende LA PICCOLA HEIDELBERG Esistono, in molti Stati sudamericani, quartieri caratteristici o singoli locali aperti al pubblico, dedicati alle varie etnie di immigrati europei che vi risiedono da generazioni o li gestiscono da anni. In uno di questi ambienti bizzarri e affascinanti, un po ristorante e un po balera, tedesco di nome e di proprietà, ma ormai naturalizzato di fatto, si svolge la delicata e sognante vicenda qui raccontata. I protagonisti, sia reali sia rievocati dalla mente e dal cuore, sono uomini e donne della terza età. Pur se intrise di sentimento, avvolte da una favolosa meraviglia e magari rivissute con intensità, le loro memorie mantengono la tipica inconsistenza della fantasia. Una delle voci più importanti della narrativa ispanoamericana contemporanea, Isabel Allende è nata a Lima nel 1942, ma è vissuta in Cile, lavorando come giornalista, fino al 1973, quando, dopo il colpo di Stato del dittatore Augusto Pinochet, si è stabilita in Venezuela. Notissima in tutta Europa, in particolare per il bestseller La casa degli spiriti (1982), ha inoltre pubblicato D amore e ombra (1984), Eva Luna (1987), Eva Luna racconta (1990), Il Piano infinito (1991), Paula (1994), Afrodita (1997), La figlia della fortuna (1998) e Ritratto in seppia (2001). un autrice che sa commuovere o divertire, ma sempre coinvolgere e interessare il lettore, riuscendo a essere efficace e originale pur trattando gli eterni temi della vita, quali l amore, la gioia, la passione, il dolore, la violenza, la morte. da I. Allende, Eva Luna racconta, Milano, Feltrinelli, 2000, trad. it. di G. Guadalupi. 83