109 Giuseppe Marotta Spaghetti per due In tutto il mondo dire Italia è dire arte, cultura, ma anche pizza e spaghetti! Che cosa c è di più sano e delizioso di un piatto di spaghetti al pomodoro, specialmente se si ha appetito? Esiste forse un cibo più facile di questo da cucinare? Chiunque può farlo, basta avere gli ingredienti giusti e un po di accortezza durante la cottura. Eppure c è chi riesce a rendere complicatissima anche l esecuzione di questo piatto, come hanno fatto i due giovani amici della storia che leggerete. Spinti dalla fame, essi decidono di prepararsi gli spaghetti al sugo di pomodoro; ebbene, in capo a pochi minuti, riescono a trasformare la cucina in un campo di battaglia, a procurarsi scottature e macchie, ma soprattutto a rendere talmente immangiabili gli spaghetti da preferire ad essi un po di pan secco. Giuseppe Marotta nasce a Napoli nel 1902. Ha un infanzia disagiata e, rimasto orfano di padre, è costretto a lavorare molto presto accettando i più umili mestieri, da operaio del gas a impiegato di un botteghino del Lotto. Si trasferisce a Milano nel 1925 e trova lavoro presso una casa editrice; in seguito inizia la carriera di giornalista e diventa critico letterario del Corriere della Sera . Si afferma quale fine e bonario umorista con numerosi racconti e romanzi dove spesso fa rivivere la sua Napoli.Tra le sue opere: Questa volta mi sposo (1940), L oro di Napoli (1947) da cui è stato tratto un film di Vittorio De Sica nel 1954, Coraggio guardiamo (1953). Muore a Napoli nel 1963. G. Marotta, Tutte a me, in Ridi poco, Hoepli, Milano 1943.