137 Massimo Bontempelli Il buon vento Smania di sapere, di esplorare, volontà di migliorare le proprie condizioni di vita sono prerogative dell intelligenza umana e hanno reso possibile il progresso. Quando secoli addietro la scienza era un campo inesplorato, gli interessi speculativi dell uomo erano rivolti per lo più al sovrannaturale, alla magia. Ecco alchimisti medievali alla ricerca della pietra filosofale capace di trasformare in oro i metalli o tentare di scoprire l elisir di lunga vita; ecco sedicenti maghi inventare miracolose pozioni per guarire malattie, preparare filtri d amore, compiere sortilegi. Illusioni, solo illusioni; ciò che sfugge alla ragione è assurdo per la scienza. Eppure il soprannaturale ha sempre affascinato l uomo. Chi non vorrebbe possedere una bacchetta magica che rendesse invisibili, che trasformasse persone ed oggetti! Il giovane protagonista della storia è uno scienziato un po singolare: la sua passione è, infatti, rivolta al soprannaturale. Nella speranza di trovare la sostanza di contatto tra il mondo fisico e il mondo spirituale inventerà una polverina capace di Massimo Bontempelli nasce a Como nel 1878. Dopo la laurea in Lettere, si dedica prima all insegnamento, poi al giornalismo. Il suo primo romanzo, La vita intensa, è del 1920. Ne seguono altri caratterizzati dalla presenza di elementi realistici e magici. Si tratta di storie dove l assurdo, il magico, il simbolico fanno irruzione nella realtà quotidiana. Figlio di due madri (1929) tratta il tema della reincarnazione, La scacchiera davanti allo specchio (1922) racconta l avventura di un ragazzo che per magia riesce ad entrare in un altra realtà. Muore a Roma nel 1960. M. Bontempelli, Il buon vento, in Ridi poco, Hoepli, Milano 1943.