269 Raymond Queneau Progetti per il futuro Zazie è una ragazzina tutta pepe e sale che arriva a Parigi, ospite per due giorni in casa dello zio Gabriel e di sua moglie. Giungere nella capitale per lei ha soprattutto un senso: scoprire come si viaggia in metrò. Purtroppo resterà delusa perché la metropolitana è ferma a causa di uno sciopero. Ma Zazie trova ugualmente il modo per svagarsi. Il giorno dopo il suo arrivo, senza essere vista, lascia l appartamento degli zii e inizia una piacevole odissea per le vie dei quartieri parigini. Tra la folla, i colori, i suoni cittadini, esplora un mondo per lei del tutto nuovo. Incontra un signore e con gran naturalezza Zazie si mette a scambiare con lui quattro chiacchiere, tranquillamente seduta in un bistrot davanti a un piatto di cozze. Il mondo degli adulti la incuriosisce e avrà occasione, in quel suo girovagare, di conoscerne alcuni aspetti. Farà amicizia con altre persone: un taxista, un calzolaio, una vedova e perfino un pappagallo. Zazie parla con loro, li interroga, li osserva, spesso li mette in crisi smontando alcune certezze e luoghi comuni dei grandi che la ragazzina guarda con occhi distaccati e un po sospettosi. Raymond Queneau nasce a Le Havre nel 1903. Si laurea in Filosofia, ma si appassiona anche ad altri studi, tra cui la matematica. Il suo primo romanzo è La gramigna (1933), cui segue Odile (1937). Un vero e proprio gioco linguistico è il libro Esercizi di stile (1947): è composto di 99 capitoletti, in ognuno dei quali lo stesso episodio viene narrato in modo differente per scelte lessicali, strutture sintattiche e strategie narrative. Zazie nel metrò è del 1959; dal romanzo il regista Louis Malle ha tratto un film nel 1960. Queneau muore nel 1976 a Parigi. R. Queneau, Zazie nel metrò, trad. di F. Fortini, Einaudi,Torino 2001.