63 Achille Campanile L orrenda parola Lo scrittore, da abile regista, trasporta il lettore davanti ad una scena: il salotto buono di una casa borghese, una numerosa famiglia (madre, padre, una figlia da marito, i vivaci fratellini) e, successivamente, due invitati, un compìto, anziano professore e suo figlio. L occasione per ritrovarsi tutti assieme è festosa, ma solo apparentemente; ciascuno dei presenti sta vivendo un piccolo dramma interiore, tiene il fiato sospeso, c è tensione nell aria. Il lettore ne è coinvolto: segue i pensieri, vive le stesse ansie dei personaggi ed aspetta che accada ciò che inevitabilmente accadrà, ma in modo del tutto imprevedibile, al di là di ogni aspettativa. E così, insieme alla sorpresa, la situazione umoristica che si è creata scioglierà la tensione riportando nell animo di tutti i personaggi buonumore, senso di libertà, spigliatezza e tanta, tanta voglia di parlare. Achille Campanile, pseudonimo di Gino Carnabò, nasce a Roma nel 1900. Scrittore umoristico, finemente ironico, collabora al Corriere italiano , su cui pubblica Tragedie in due battute (1924), e ad altre riviste. Fra le sue opere ricordiamo Manuale di conversazione che ha ottenuto il premio Viareggio (1973) e i romanzi umoristici Ma cos è questo amore? (1927), Gli asparagi e l immortalità dell anima (1974), Vita di uomini illustri (1975). Ha scritto anche testi teatrali ricchi di equivoci e non sense; tra questi Centocinquanta la gallina canta (1924) e Visita di condoglianze (1939). Muore nel 1976. A. Campanile, Manuale di conversazione, Rizzoli, Milano 1999.