Prosper Merimee

A cura di Sergio Calzone
 
 L’autore e l’argomento. I racconti di questo volume rappresentano gran parte della produzione narrativa di Prosper Mérimée, il grande scrittore francese consigliere di Napoleone III e allievo di Stendhal. Si è cercato di rendere conto della capacità, in Mérimée, di spaziare con disinvoltura da storie di mare a storie di salotto, dai temi dell’avventura a quello che oggi si chiamerebbe l’horror. Il tutto, però, reso compatto e significativo da un sotterraneo senso dell’ironia, da un umorismo mai dichiarato e tuttavia sempre presente. 
 I racconti. I racconti sono stati raggruppati in base a tre sezioni tematiche: l’amore, l’inganno e l’avventura. Tra i racconti spicca quello che è considerato il capolavoro dello scrittore, La Venere d’Ille, che è anche spesso indicata come il perfetto racconto fantastico, datato 1837, precedente, cioè, alle opere del maestro indiscusso del genere, Edgar Allan Poe.
 Del resto La camera blu, che si è voluto mettere a titolo della raccolta proprio per la sua straordinaria modernità, è il degno rovesciamento ironico del mistero poiché utilizza piccoli elementi della realtà quotidiana per creare e poi ridicolizzare un incubo.
 Allo stesso modo, Il doppio equivoco è una straordinaria anticipazione di Madame Bovary di Flaubert, romanzo che uscirà 24 anni più tardi. Tamango, infine, sembra anticipare Melville e le sue storie di mare, ma è anche una lucida requisitoria contro la tratta degli schiavi. Il mondo del Mérimée narratore è una gran ribalta, dove i personaggi si muovono consapevoli di recitare una parte, ma anche che essa ha comunque un qualche significato nel «gran teatro del mondo».

Presentazione

Indice

Introduzione

1. Vita di Prosper Mérimée

2. Il pensiero

3. La camera blu e altri racconti

I. L’AMORE E LE SUE COMPLICAZIONI…

LA CAMERA BLU

LA VENERE D’ILLE

IL VASO ETRUSCO

IL DOPPIO EQUIVOCO

II. INGANNI E INGANNATORI

FEDERIGO

IL VICOLO DI DONNA LUCREZIA

III. ORGOGLIO E AVVENTURA

TAMANGO

LA PARTITA A TRIC-TRAC

DJOÛMANE

NELLA COLLANA

resto, La camera blu, che si è voluta mettere a titolo della raccolta proprio per la sua straordinaria modernità, è il degno rovesciamento ironico del mistero, poiché, con una tecnica che sembra anticipare di un secolo Buzzati, utilizza piccoli elementi della realtà quotidiana per creare e poi ridicolizzare un incubo. Il vaso etrusco offre a Mérimée l occasione per ritrarre se stesso nel protagonista e per raccontare, con distaccata ma non indolore capacità di osservazione, tutta la crudeltà che si nasconde nel lavorio instancabile del caso o, per chi maggiormente ama questo termine, del destino. Il doppio equivoco, invece, è una straordinaria anticipazione della Madame Bovary di Gustave Flaubert, romanzo che uscirà 24 anni più tardi di questo racconto lungo: entrambe storie di adulteri che, sostenuti non tanto da un autentico sentimento per il nuovo uomo che compare nella vita delle protagoniste, ma da un  amore per l amore  di stampo assai più adolescenziale che adatto a donne compiute, le porta rapidamente a una sorta di confusione mentale che sfocia poi in una morte che non è castigo, ma evoluzione quasi biologica di un alterazione non controllata. La sezione dedicata all inganno esordisce con Federigo, indiavolata trama tratta dal folklore balcanico e raccontata con tutto il divertimento di uno scettico dotato, però, di un profondo senso dell etica. Ne Il vicolo di Donna Lucrezia, si ritorna ad atmosfere alla Poe, in un ambientazione, quella romana, che  profuma  di Stendhal e che resta, tuttavia, autonoma nell ironia e nel distacco signorile con il quale lo scrittore chiude in poche battute una storia apparentemente inesplicabile. Il gruppo di tre novelle che costituiscono la sezione votata all avventura è dominato da Tamango, racconto che sembra anticipare Melville e le sue terribili storie di mare, ma che è anche una lucida requisitoria contro la tratta degli schiavi e non soltanto: contro la violenza dell uomo sull uomo. La partita a tric-trac richiama, nel suo puro ma allo stesso tempo depravato personaggio femminile e nella lucida disperazione di quello maschile, il tema che Carmen ha portato sui palcoscenici di tutto il mondo, ma che rappresenta proprio quel versante della psiche umana, passionale, incontrollato, da cui Mérimée cerca con tutta la sua opera di prendere le distanze e che, pure, inevitabilmente lo attrae. Djo mane, infine, è una convincente prova di quell esotismo che l Ottocento sentirà come una componente irrinunciabile alla costruzione del mondo fantastico della letturatura. 14 

  L AMORE E LE SUE COMPLICAZIONI  LA CAMERA BLU LA VENERE D ILLE IL VASO ETRUSCO IL DOPPIO EQUIVOCO 

Racconti di Mérimée: Amore, inganno, avventura. Curati da Sergio Calzone. Ironia e mistero in un classico francese

La camera blu e altri racconti - Collana I LIOCORNI

Collana I LIOCORNI

La camera blu e altri racconti

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