LA CAMERA BLU Un giovanotto passeggiava con aria agitata nell atrio di una stazione. Aveva un paio di occhiali dalle lenti blu e, sebbene non fosse raffreddato, portava in continuazione il fazzoletto al naso. Nella mano sinistra reggeva una piccola borsa nera che conteneva, come seppi più tardi, una vestaglia di seta e dei pantaloni alla turca1. Di quando in quando, andava alla porta d ingresso, guardava in strada, poi tirava fuori l orologio e lo confrontava con il quadrante della stazione. Il treno sarebbe partito soltanto dopo un ora, ma ci sono persone che temono sempre di essere in ritardo. Quel treno non era uno di quelli che raccolgono persone frettolose: era composto da poche vetture di prima classe. L ora non era quella che permette agli agenti di cambio di partire dopo aver concluso i loro affari, per pranzare nella loro casa di campagna. Quando i viaggiatori cominciarono a farsi vedere, un parigino2 avrebbe riconosciuto dal loro aspetto i contadini o 1 alla turca: corti e molto larghi. 2 un parigino: cioè un uomo che conosca il mondo; nella letteratura dell Ottocento, si mettono spesso in opposizione gli abitanti delle grandi città con quelli delle campagne: gli uni, era sottinteso, sono più esperti e svegli degli altri. Naturalmente ciò non corrisponde affatto a verità, ma in un secolo in cui l industria stava attirando nelle grandi città grandi masse di popolazione e ci si immaginava che il progresso passasse proprio dalle metropoli, la campagna era vista, con tutti i suoi abitanti, come un mondo superato, abitato, se non da sciocchi, certo da persone non più al passo con i tempi. 17