IL VASO ETRUSCO Auguste Saint-Clair non era affatto amato in quello che chiamano il bel mondo; la ragione principale era che egli non cercava di piacere se non alle persone che, a loro volta, piacevano a lui. Ricercava quelle e rifuggiva le altre. Per il resto, era distratto e indolente. Una sera, mentre usciva dal Teatro Italiano, la marchesa A*** gli domandò come avesse cantato la signorina Sontag1. Sì, signora , rispose Saint-Clair, sorridendo piacevolmente e pensando a tutt altro. Non si poteva attribuire quella risposta ridicola alla timidezza, poiché egli era in grado di rivolgersi a un gran signore o a una gran dama con la stessa sicurezza con cui avrebbe intrattenuto un suo pari. La marchesa concluse che Saint-Clair era un prodigio di impertinenza e di fatuità. La signora B*** lo invitò a cena un lunedì. Gli parlò molto. Uscendo da casa sua, egli dichiarò che mai aveva incontrato una donna più gradevole. La signora B*** accumulava quanto più battute di spirito poteva a casa di altri, durante il mese, e le spendeva poi tutte a casa sua in una sola serata. Saint-Clair la rivide il giovedì della stessa settimana e infatti, quella volta, si annoiò alquanto. Una terza visita lo convinse a non riapparire più nel suo salotto. La signora 1 Sontag: cantante lirica tedesca (1805-1854) che, a partire dal suo debutto a Parigi nel 1826, dopo vari successi a Vienna, divenne una delle beniamine del pubblico raffinato durante il periodo della Restaurazione, cioè tra il 1815 e il 30. 79