27 Giovanni Boccaccio Ciacco e Biondello La storia di una beffa e di una controbeffa, quella narrata in questa novella, che vede come protagonisti il Ciacco e il Biondello del titolo; sono allegri scrocconi, tanto differenti nell aspetto e nel carattere, quanto simili nella golosità e nella passione per il buon cibo. Sullo sfondo della vicenda si agitano altri personaggi della Firenze del tempo, tra cui spicca l iroso Filippo Argenti, involontario complice della beffa di Ciacco. Giovanni Boccaccio nasce probabilmente a Certaldo, un piccolo comune vicino a Firenze. Trascorre la sua infanzia nel capoluogo toscano per poi trasferirsi, all età di quattordici anni, a Napoli. In questi anni egli compie la sua formazione culturale acquisendo, prevalentemente da autodidatta, una cultura enciclopedica. Nel 1340 la banca in cui lavora il padre fallisce rovinosamente e Boccaccio deve lasciare Napoli per tornare a Firenze. Nel 1346 diventa ambasciatore per la Repubblica di Firenze; fa numerosi viaggi con incarichi importanti. Trascorre gli ultimi anni della sua vita fra Certaldo, Firenze, Ravenna, il Veneto. Muore a Certaldo nel 1375. La sua opera più famosa, il Decameron, è una raccolta di cento novelle composte tra il 1349 e il 1351, riviste e rielaborate per tutta la sua vita. Egli immagina che durante la peste, che colpisce Firenze nel 1348, dieci giovani, sette uomini e tre donne, si incontrino nella Chiesa di Santa Maria Novella per sfuggire al contagio e, recatisi in una villa a Fiesole, raccontino ogni giorno una novella a testa su un tema stabilito.Alcune di queste novelle compaiono in questa raccolta. G. Boccaccio, Decameron, nona giornata, novella VIII.