Rosetta Loy LA RAGAZZA VENUTA PER L ESTATE l agosto del 1939: Hitler sta preparandosi a invadere la Polonia e la Seconda guerra mondiale è perciò alle porte. In una villa del Piemonte una famiglia benestante ha assunta una ragazza perché badi ai figli durante l estate. Lei non è bella eppure il suo fascino inquieto, fatto di giovinezza ma anche di slanci repressi, di inquietudine, riesce a turbare non soltanto il fratello maggiore, che la corteggia e finirà per sposarla, ma anche il minore, benché ancora ragazzo. La giovane si muove in questo ambiente carico di tensioni con la determinazione e la chiarezza d idee di una donna adulta, pur cedendo, di tanto in tanto, a qualche debolezza ancora puerile. Intorno a lei, l ambiente della provincia piemontese sembra capace di assorbire e di attutire i venti di guerra che stanno percorrendo l Europa, ma non è che un illusione: entro qualche anno la casa sarà bruciata, saccheggiata, i beni dispersi; lo stesso matrimonio di quelli che ora sono due giovani vitali non sopravviverà alla guerra. Un epoca intera sta per finire per sempre. Rosetta Loy (1931, Roma) è figlia di madre romana e padre piemontese, per cui i due mondi convivono nelle sue opere e l aiutano a osservare l uno con gli occhi dell altro, ricavandone angolazioni inedite e rivelatrici. Le sue opere più importanti sono: La bicicletta (1974), La porta dell acqua (1976), L estate di Letuché (1982), Le strade di polvere (1988), Sogni d inverno (1992), La parola ebreo (1997). da Rosetta Loy, All insaputa della notte, Milano, Garzanti, 1990 185