Massimo Bontempelli IL BUON VENTO Un invenzione fantastica regge tutto il racconto: il protagonista ha inventato una misteriosa sostanza capace di rendere reali, concreti i modi di dire. Non è difficile immaginare le rovine che un tale procedimento semina intorno a sé: donne trasformate in acciughe, crani che si aprono in eruzioni vulcaniche, lingue su cui si leggono le frasi che non vengono in mente, uomini che volano via, sulle ali del vento. Un atmosfera lieve e ironica percorre il testo, sdrammatizzando persino le inevitabili morti dei personaggi colpiti dalla deleteria trovata del protagonista. Il distacco tra il mondo delle cose e quello delle parole mostra qui fino in fondo la sua portata. Massimo Bontempelli (Como, 1878 - Roma, 1960) fu volontario nella Prima guerra mondiale e più volte decorato al valore. Aderì in seguito al Fascismo, pur restando su posizioni di indipendenza di giudizio, convinto che il partito dovesse svolgere una politica a favore delle classi sociali meno fortunate. Per questo motivo, nel secondo dopo guerra aderì alla Sinistra, suscitando non poche diffidenze per il suo passato. Scrittore e giornalista, fu forse il maggiore esponente italiano del cosiddetto realismo magico , un modo di guardare alla realtà da posizioni poeticamente irreali ma anche non prive di una chiara visione di giustizia sociale. Tra le sue molte opere, si possono ricordare: Socrate moderno (1908), La vita operosa (1921), La donna dei miei sogni (1928), Minnie la candida (1929), Gente nel tempo (1937), Giro del sole (1941), L amante fedele (1953). da Massimo Bontempelli, La donna dei miei sogni e altre storie d oggi, Milano, Mondadori, 1938 285