Alberto Moravia NON APPROFONDIRE Un uomo è stato lasciato dalla moglie e cerca di capire il perché: ripercorre le loro abitudini, le caratteristiche del loro rapporto, ma la spiegazione del gesto della donna gli sfugge. In realtà, frase dopo frase, elemento dopo elemento, il lettore comprende che si tratta piuttosto delle abitudini di lui, del suo personale rapporto con le cose e con gli altri: quest uomo che si sente vittima di un ingiustizia è stato in realtà, per i due anni in cui lei ha resistito in quella casa, terribilmente noioso, ossessivo nelle sue attenzioni, invadente con la sua presenza, meschino nei suoi calcoli, insopportabilmente ragionevole . Quando poi cerca spiegazione e conforto da suo padre e persino da sua suocera, viene invitato a non approfondire : che mai potrebbe comprendere, di sé e degli altri, un essere così limitato e psicologicamente miope ? un umorismo amaro, rivolto contro tutti coloro che hanno considerazione soltanto per se stessi e sembrano incapaci di osservare il mondo, di valutarlo e apprezzarlo al di fuori della loro persona e del ruolo che essa può recitarvi. Un ironia che Moravia ha spesso usato, soprattutto nei tanti racconti scritti, ma dietro a cui si intravede comunque l accettazione della pochezza umana e del mondo che va come va . Alberto Moravia (Roma, 1907 - Roma, 1990) esordì nel 1929 con quello che rimase poi il suo capolavoro, Gli indifferenti, romanzo che gli consentì di raggiungere subito il successo. Durante ben sessant anni di continua produzione di racconti, romanzi, volumi di viaggi, seguì l intera evoluzione della società italiana, dal provincialismo fascista fino alla perdita di valori contemporanea: videro così la luce, tra gli altri, Le ambizioni sbagliate (1935), Agostino (1944), La romana (1947), Il disprezzo (1954), La noia (1960), L attenzione (1965). I suoi Racconti romani (1954) restano un esempio di creatività e capacità d osservazione sui tipi umani presenti in una grande città. da Alberto Moravia, Racconti romani, Milano, Bompiani, 1954 35