Alfredo Panzini VERBI TRANSITIVI, VERBI INTRANSITIVI Un racconto dal sapore d altri tempi ma dalla sorprendente attualità. Il professore di Italiano che giudica i suoi allievi in base alle loro capacità (e volontà) di imparare le regole dell analisi logica e grammaticale, non può che dividerli in capaci e incapaci in base a quel criterio. Quando però si avventura in un mercato all ingrosso per acquistare cinque quintali di uva da vino, si scontra con una realtà diversa da quella a cui è abituato. Soprattutto si rende conto che esistono abilità che nulla hanno a che fare con quelle scolastiche. Il pover uomo vacilla e soltanto l intervento di un ex allievo, a suo tempo somaro , lo trarrà d impaccio. Oggi, in cui si fa un gran parlare della necessità che la scuola prepari gli studenti al mondo del lavoro, questa vicenda può essere riletta con non poca ironia e con qualche allarme: se è vero che si può accumulare denaro anche senza sapere chi fossero gli Atridi o se i verbi transitivi sono quelli che passano o che non passano , occorre però non demolire la straordinaria costruzione millenaria della nostra cultura, poiché non tutto si misura con il denaro e, dalla notte dei tempi, gli uomini inseguono, insieme all utile, anche altri valori importanti. Alfredo Panzini (Senigallia 1863 - Roma 1939) fu insegnante per tutta la vita che trascorse in grande tranquillità, scandita dalle vacanze nella sua casa di Bellaria. Collaboratore delle principali riviste letterarie della sua epoca e del Corriere della Sera , fu nominato nel 1929 Accademico d Italia. Tra le sue numerosissime opere, si possono citare La moglie nuova (1899), La lanterna di Diogene (1907), Novelle d ambo i sessi (1918), Il diavolo nella mia libreria (1920), Io cerco moglie! (1920), Il padrone sono me! (1922), Il libro dei morti e dei vivi (1930), Novelline divertenti per bambini intelligenti (1934). da Alfredo Panzini, Novelle d ambo i sessi, Milano, Treves, 1918 47