Manlio Cancogni VENTO Il matrimonio significa anche invecchiare insieme, quando l abitudine e la monotonia minacciano di cancellare l amore sostituendolo con l indifferenza o con il fastidio. In questo racconto, amaro e senza speranza, il tempo ha ormai svuotato di senso la convivenza dei due coniugi protagonisti, chiusi nella loro solitudine che neanche l intimità del letto matrimoniale riesce a dissolvere. Tutti e due, nella notte insonne, inseguono i fantasmi delle loro illusioni, delle loro speranze perdute, dei loro rimpianti, senza più riuscire a comunicarsi conforto e solidarietà: un quadro di desolazione spirituale solo in parte mitigata dal commovente sentimento di tenerezza che la vecchia sposa conserva nei confronti del marito. Manlio Cancogni (1916) ha saputo benissimo unire l attività giornalistica con quella letteraria: brillante inviato speciale di importanti testate, ma anche autore di romanzi scritti in uno stile ironico e paradossale (La linea del Tomori, 1966), che ne fanno uno dei più gradevoli scrittori italiani di oggi. da Manlio Cancogni, Vento, in Erba d Arno , nn. 40-41, 1990 127