LE STORIE O. Henry PER CORRIERE Spesso nella vita il confine tra la felicità e la disperazione è segnato da una linea sottilissima, da una sfumatura, da un malinteso che, una volta risolto, rivela tutta la sua inconsistenza ma che sul momento sembra costituire un ostacolo insuperabile. Ciò è tanto più vero quando si parla di amore, cioè di un esperienza che si fonda soprattutto sull impulsività e sulle reazioni immediate: a volte però, come nel caso di questo divertente racconto, affidarsi all istinto può trarre in inganno e trasformare in motivo di sofferenza una situazione che potrebbe essere invece una fonte di felicità. Il lieto fine, affidato alla parlantina di un ragazzino del popolo, dimostra come spesso la semplicità e il buon senso siano capaci di risolvere le situazioni più intricate. O. Henry (pseudonimo di William Sidney Porter, 1862-1910), americano di New York, è un maestro nell osservazione della natura umana, che seppe ritrarre con acutezza e ironia nelle sue raccolte di racconti (La voce della città, 1908; Le trottole, 1910). da O. Henry, Memorie di un cane giallo, Adelphi, Milano, 1980, trad. Giorgio Manganelli 201