John Steinbeck LA BANCA Nonostante il sogno del New Deal ( Nuovo Sistema ) lanciato dal governo, l incubo della grande depressione iniziata nel 1929 gravò ancora per anni sugli Stati Uniti, con milioni di lavoratori disoccupati e un livello medio di reddito ai limiti della sopravvivenza. Al mondo della libera iniziativa subentrava quello delle Società anonime. Era un America stremata, in cui pochi profittatori accumulavano ricchezze con lo sfruttamento di masse sempre più numerose di agricoltori ridotti sul lastrico, i cui tentativi di ribellione venivano spesso soffocati nel sangue da un potere che la malavita andava sottraendo agli organi istituzionali. Nelle pagine scelte, ambientate nei territori dell Oklahoma, tormentati dalla siccità e dalle tempeste di vento, è presentata l odissea iniziale dell America agricola, in cui cominciano a penetrare i tentacoli del latifondismo capitalistico. Al posto del proprietario-padrone, che per lo meno era una persona, ora un mostro anonimo, la Banca, s impossessa, per sfruttarli più razionalmente, dei terreni che i contadini avevano coltivato sino ad allora con la fatica delle proprie braccia. il momento dell incontro/scontro fra i rappresentanti della Banca e i mezzadri, con i traumi provocati anche da una meccanizzazione selvaggia. La città di Salinas (CA) diede i natali a John Steinbeck (19021968). Interrotti gli studi universitari, dopo aver svolto i più svariati lavori, scoprì la propria vocazione letteraria, spesso aderente all impegno sociale e alla denuncia civile (I pascoli del cielo, 1932; La battaglia, 1936; Furore, 1939). Versatile ed eclettico, rivelò in altri libri un tono fra romantico e picaresco (Pian della Tortilla, 1935; Uomini e topi, 1937; La luna è tramontata, 1942; Vicolo Cannery, 1945). Tra le numerosissime opere narrative, si segnalano, inoltre, La valle dell Eden (1952) e L inverno del nostro scontento (1961). Premio Nobel 1962, morì a New York. da J. Steinbeck, Furore, Milano, Bompiani, 2002, trad. it. di C. Coardi 141