William Saroyan CHE VE NE SEMBRA DELL AMERICA? Nella seconda metà dell Ottocento cominciò a intensificarsi l emigrazione transoceanica dall Europa e dall Asia, specialmente verso gli Stati Uniti. Alla ricerca di un lavoro e di migliori condizioni di vita, spinti dalla necessità o attratti dal mito di un America ricca e ospitale, milioni di persone lasciarono la loro patria, spesso portando con sé tanti sogni, ma una sola valigia. Anche dall Italia, per esempio, quasi trecentomila emigranti in media ogni anno, tentarono la sorte negli USA, fra il 1906 e il 1910. Il racconto di Saroyan è la storia di un immigrato dall Asia Minore, che si trova spaesato e sperduto nella grande New York e in seguito nella California dei primi del Novecento. Solitudine, incomunicabilità per motivi di lingua e di usanze, desiderio di farsi una famiglia e costante ricordo della terra d origine accompagnano il protagonista, per altro lavoratore infaticabile, nei suoi tentativi d inserimento. Con impegno e determinazione ottiene infine il successo, ma resta comunque in lui un senso di sradicamento e di nostalgia per il suo paese di un tempo. Solo la seconda generazione d immigrati, i suoi figli, realizzerà la fusione, diventando americana sotto molti aspetti. Il narratore e commediografo William Saroyan (1908-1981) nacque a Fresno (CA) da genitori armeni. Cresciuto in un orfanotrofio e vissuto poi tra la gente della strada come strillone e fattorino del telegrafo, diede voce, tra memoria e fantasia, all America dei poveri e degli immigrati. Fra le opere teatrali, si ricorda I giorni della vita (1939); fra i romanzi, La commedia umana (1942); e, tra i libri autobiografici, In bicicletta a Beverly Hills (1952). Morì nella stessa città in cui era nato. da W. Saroyan, Che ve ne sembra dell America?, Milano, Mondadori, 1940, trad. it. di E. Vittorini 159