Philip Roth LO SVEDESE Chi ricostruisce la vicenda narrata è Nathan Zuckerman, personaggio ampiamente autobiografico di svariati romanzi di Roth, ma il protagonista è l ebreo Seymour Levov, soprannominato lo Svedese , che rappresenta la condizione degli immigrati negli anni Cinquanta. Siamo ormai alla terza generazione, quella del successo e del benessere, raggiunti a prezzo di lunghe e logoranti fatiche del nonno e del padre. Lo Svedese riesce a superare gli ultimi ostacoli: vince i pregiudizi antisemiti; eccelle nel baseball e nel basket, sport nazionali statunitensi; emerge come accorto e stimato imprenditore; si distingue come combattente fra i marines e ne diventa istruttore; si laurea; sposa un americana vera . Finalmente fa parte anche lui a pieno titolo del pianeta America e della sua più o meno eroica epopea. Nella seconda sezione del libro, però, negli USA dilaniati dalla guerra del Vietnam (1960-1975) e dalla ripresa dei conflitti razziali, la figlia del protagonista frantumerà con un gesto estremo il sogno sereno e ordinato di prosperità, cui il padre aveva dedicato la vita. Di famiglia ebraica, Philip Roth è nato a Newark (NJ) nel 1933. Docente di letteratura inglese all università di Chicago (IL), si è poi dato a tempo pieno all attività di scrittore. Ha pubblicato soprattutto romanzi, in cui descrive, con autoironia, cultura e abitudini dell intellighenzia e della borghesia ebraico-americana, servendosi talora di un registro più comico che drammatico. Della sua copiosa produzione fanno parte Addio, Columbus (1959), Il lamento di Portnoy (1969), che gli conferì fama internazionale, Cosa Bianca Nostra (1971), Il grande romanzo americano (1973), in cui è riassunta la storia dell American Dream , e Il piano contro l America (2004). da P. Roth, Pastorale americana, Torino, Einaudi, 2001, trad. it. di V. Mantovani 193