Herbert George Wells LE CREATURE DEL DOTTOR MOREAU Il romanzo è la storia di Edward Prendick, che approda naufrago su un isola sconosciuta dei mari del Sud. Ben presto si accorge che il luogo è abitato non solo dal dottor Moreau e dal suo aiutante Montgomery, che a malincuore gli concedono ospitalità, ma anche da un gruppo di strani esseri dalle ambigue parvenze umane. Inquieto e poi atterrito, dopo una serie di eventi drammatici, scopre infine l orrenda verità, e sarà l unico superstite nella tragica conclusione della vicenda. Qui, nel capitolo prescelto, quasi stordito dall eloquenza di Moreau, Prendick ne ascolta le spiegazioni e rimane così stravolto dall eccezionale mostruosità dei fatti, da acquietare in parte la paura e il disgusto, nonostante i brividi che l assalgono. Emerge dal testo la responsabilità dello scienziato di fronte alla scelta fra le esigenze della ricerca e le regole della morale; e il dottor Moreau diventa metafora della civiltà moderna, che della scienza e del progresso ha fatto divinità, per le quali rischia di distruggere se stessa, oppure il simbolo dello sfrenato potenziamento tecnologico, che crea individui disumanizzati da progetti alieni e incontrollabili. Il narratore inglese Herbert George Wells (Bromley, 1866 Londra, 1946), nonostante l estrema povertà della famiglia, riuscì a laurearsi in Biologia e si avvalse spesso delle conoscenze scientifiche, fuse con elementi fantastici, per la produzione letteraria. Alcuni dei romanzi che gli diedero celebrità internazionale sono La macchina del tempo (1895), L uomo invisibile (1897) e La guerra dei mondi (1898). Notevoli risultano pure le raccolte di conturbanti racconti: fra le migliori, Dodici storie e un sogno (1903). da H.G. Wells, L isola del dottor Moreau, Milano, Mursia, 1978, trad. it. di M.A. Puddu. 187