Goffredo Parise UNA RAGAZZA DIVERSA C era una volta, al tempo di oggi, una ragazza che non era soddisfatta del proprio aspetto, che pure non aveva nulla di sgraziato, ma rifletteva soltanto la sua originale personalità. L immagine allo specchio non era deludente, tuttavia non riusciva a sopportare il giudizio degli altri sulla sua presunta diversità dalla massa. Insomma, aveva problemi nell accettarsi così com era. Allora, invece di ascoltare il parere degli psicologi, che cercavano di convincerla dei pregi di lineamenti non comuni, scelse la soluzione più drastica e si fece operare da un famoso chirurgo plastico, lasciandosi trasformare in una bella donna banale e stereotipata, a prezzo della sua unicità. Così, alla ricerca di una piatta uniformità, volendo eliminare le differenze e diventare diversa da sé, apparve, alla fine, come quasi tutte le altre. Dato che né la natura né la scienza possono garantire la serenità, sarà poi stata davvero felice quella ragazza? Potrebbe darsi di sì, data la mentalità della maggioranza delle persone, a disagio con chiunque si mostri diverso da loro. Goffredo Parise (Vicenza, 1929 - Treviso, 1986) visse a lungo a Milano e a Roma. Dopo studi irregolari, ebbe un precoce successo letterario con il romanzo Il ragazzo morto e le comete (1951), cui seguirono, fra gli altri, Il prete bello (1954) e Il padrone (1965). Dall iniziale acuta analisi degli aspetti alienanti della società passò poi a toni introspettivi con le raccolte di racconti Il crematorio di Vienna (1969), Sillabario I (1972) e Sillabario II (1982). Svolse una notevole attività giornalistica, nella quale rimangono memorabili alcuni reportage dall estero, come Due, tre cose sul Vietnam (1967) e, sul Giappone, il volume L eleganza è frigida (1982). da G. Parise, Il crematorio di Vienna, Milano, Feltrinelli, 1970. 205