Margherita Hack A CACCIA DELL ASSASSINO In questa ricca autobiografia non tradizionale, l autrice, con semplicità e talora con ironia, spesso con lo sguardo al cielo, ma tenendo ben saldi i piedi per terra, racconta il suo mondo familiare, gli studi e gli incontri intellettuali, i luoghi della ricerca, la carriera, l impegno politico e civile, la militanza in difesa della razionalità contro i pregiudizi contemporanei, il piacere e le difficoltà della divulgazione scientifica; e, testimoniando affetti, valori e ideali, ci comunica indirettamente la sua gioia di vivere. Una delle parti più suggestive del libro, quella che segue, è percorsa da uno stimolante parallelo di fondo tra l attività dello scienziato e l indagine investigativa. Il paragone serve da spunto alla Hack per spiegare che cosa sono in realtà ricerca e scoperte scientifiche, e per dimostrare che il lavoro di uno scienziato è appassionante e talvolta fonte di entusiasmo, ma in genere piuttosto duro e ripetitivo, per quanto mai meccanico o noioso, anzi veramente interessante, quando s incontra qualcosa d inaspettato . L astrofisica Margherita Hack (Firenze, 1922) ha diretto per lungo tempo l Osservatorio astronomico di Trieste e, fino al 1990, il Dipartimento di Astronomia dell Università. Ha lavorato in molti Istituti europei e statunitensi. stata premiata con prestigiosi riconoscimenti italiani e stranieri. Ha scritto più di duecentocinquanta pubblicazioni scientifiche, soprattutto nel campo della fisica stellare, e una ventina di libri divulgativi, tra i più noti e recenti dei quali L universo violento della radioastronomia (1983), La galassia e le sue popolazioni (1992) e Sette variazioni sul cielo (1999), da cui ha tratto anche un testo teatrale, interpretato da lei stessa alla Corte di Genova (maggio 2005). Di gran rilievo sono pure le opere autobiografiche, tra cui Una vita tra le stelle (1995). da M. Hack, Qualcosa d inaspettato, Roma-Bari, Laterza, 2004. 47