Margaret Mazzantini L OPERAZIONE In una giornata di pioggia, una ragazza scivola sull asfalto e cade dal motorino, battendo la testa. Segue una corsa disperata in ambulanza verso l ospedale, lo stesso dove il padre di lei lavora come chirurgo. Mentre un collega si assume la responsabilità dell operazione, il padre rimane ad aspettare l esito, come stordito da un vortice, paralizzato dall angoscia. Allora, nel vuoto che lo circonda, parla alla figlia e a se stesso. Rievoca quanto è avvenuto dal momento dell incidente, le comunica ciò che sta accadendo e la rassicura dell amore che lui e la moglie provano per lei. Da una parte, l intervento chirurgico reale, l anestetico, i monitor, i ferri; dall altra, un bisturi invisibile che penetra nei ricordi e nel cuore. abituato dalla professione a venire a contatto quotidiano con le sofferenze altrui, ma, proprio per motivi professionali, costretto ad astrarsene, a rimanerne immune, per poter agire con lucidità. Ora è un pover uomo come tutti gli altri, un padre in affanno, vittima di uno dei tanti rischi cui i figli sono esposti ogni giorno e colpito dalla sventura. Così, insiste a parlare alla figlia con il pensiero e la implora di restare in vita, di aspettare, di resistere, di non muoversi, di non morire. E quando, verso la fine del libro, lei uscirà dalla sala operatoria e sarà viva, ma ancora priva di coscienza, continuerà a ripetere le stesse parole finché da molto lontano arriverà anche la madre al capezzale della figlia, e si riaccenderà la speranza. La scrittrice italiana Margaret Mazzantini (Dublino, 1961) vive e lavora a Roma. Dopo i consensi del pubblico e della critica, ottenuti con Il catino di zinco (1994), ha confermato il suo talento narrativo, conquistando il premio Strega con il romanzo Non ti muovere (2001), da cui è stata tratta anche una discussa versione cinematografica. Per il teatro ha pubblicato Manola (1999) e il monologo Zorro (2004). da M. Mazzantini, Non ti muovere, Milano, Mondadori, 2003. 153