Enrico Brizzi QUELLA PSEUDOPRIMAVERILE DOMENICA POMERIGGIO Alex, un liceale insofferente della disciplina familiare e scolastica, s innamora di una coetanea. La loro storia è sofferta e complessa, ma aiuterà il giovane nella sua maturazione. lui a narrare i vari momenti della vicenda, raccontando di se stesso in terza persona. Qui lo si trova, una domenica pomeriggio, insieme al fratello minore e ai genitori in una scena di vita familiare, specchio di contrasti generazionali. Il padre e la madre si mostrano forse davvero poco sensibili alle esigenze del figlio maggiore, che cerca di affermare la propria individualità e il desiderio d'indipendenza. D altronde, la pretesa di Alex di essere trattato come un adulto può sembrare eccessiva. La descrizione ironica della situazione e il gergo utilizzato non riescono, tuttavia a celare gli affetti, per quanto un po ruvidi a causa delle incomprensioni reciproche. Ma presto quasi tutto sarà superato, perché Alex, in fondo, è un bravo ragazzo, e per giunta romantico; nel suo cuore, infatti, è già in arrivo la primavera, poiché sta per incontrare l amore dei suoi sogni e almeno per qualche tempo, una nuova serenità. Il giovane scrittore Enrico Brizzi (Bologna, 1974), mentre studiava Fisica all Università, ha esordito con il romanzo Jack Frusciante è uscito dal gruppo (1994), impostosi rapidamente come cult-book di un intera generazione. Anche nelle opere successive, fra cui Bastogne (1996), Tre ragazzi immaginari (1998), Elogio di Oscar Firmian e del suo impareggiabile stile (1999), ha mantenuto il giusto equilibrio fra talento e mitologia giovanile, ironia e sensibilità, con il pregio d interrogarsi spesso, in modo originale e interessante, sui valori che ci riguardano più da vicino, quali la famiglia, l amore, l amicizia e la solidarietà. da E. Brizzi, Jack Frusciante è uscito dal gruppo, Milano, Baldini e Castoldi, 1996. 295