INTRODUZIONE 1. La famiglia nella storia La famiglia è la forma più elementare di convivenza fra gli esseri umani. Nel corso della storia si è diversificata in maniera progressiva dalle primitive origini meramente biologiche e ha assunto contenuti di carattere affettivo, psicologico, morale, religioso, istituzionale. In età arcaica, data l importanza riconosciuta alla componente materna, si sono avute famiglie a linea matriarcale (Oriente, talora Egitto, e presso alcuni popoli indonesiani), ma la tendenza prevalente in epoca storica è stata quella di una famiglia patriarcale e monogamica, tipica delle civiltà agricole o pastorali, poiché le fonti economiche erano costituite dal terreno, lavorato dall intero gruppo familiare, o dal bestiame, di cui tutti i membri si occupavano. Il potere assoluto era del padre, che aveva spesso il diritto di vita e di morte sui congiunti, come il pater familias a Roma, e rimaneva tale anche dopo il conseguimento della maggiore età da parte dei figli o il matrimonio delle figlie. La formazione dei giovani avveniva in famiglia e la loro permanenza nel nucleo durava a lungo. Tratti comuni, sotto alcuni di questi aspetti, si sono riscontrati nelle antiche società di Mesopotamia, Cina e di numerosi regni africani di periodi anche più recenti. Inoltre, è da rilevare che, se già in Grecia e a Roma il concetto di famiglia includeva la cerchia di parenti più stretti, dei figli adottivi e addirittura dei servitori, le popolazioni barbariche furono portatrici di un modello familiare connesso a una rete ancora più ampia di rapporti entro la tribù. Il sistema patriarcale, almeno nel nostro Occidente, continuò sino al Medioevo, anche se i poteri statali e la Chiesa sottrassero progressivamente a loro beneficio una parte di privilegi al ruolo del padre. E proseguì, nel XVI e XVII secolo, in cui Stato, Chiesa e comunità regolavano la vita familiare. Gli interventi dello Stato erano diretti 9