Ernest Hemingway TRE GIORNI DI BURRASCA La fine di un amore, soprattutto se è il primo, è un momento di grande dolore e di confusione: tutto sembra perduto e per sempre; nulla sembra avere più senso e ci si rifugia in se stessi, continuando a tormentare il nostro cuore con pensieri ossessivi. in momenti come questi che gli amici sono fondamentali: qualcuno che ci offra un appoggio senza domandare nulla; qualcuno che si limiti a essere presente, a farci sentire che non si è soli, che, a dispetto delle nostre impressioni del momento, la «vita continua , come si usa dire, ma come è anche assolutamente vero. Ernest Hemingway (Oak Park, Stati Uniti, 1899 - Ketchum, Stati Uniti, 1961) assimilò presto, dal padre medico, la passione per la caccia, la pesca e la vita all aria aperta. Si arruolò nel 1918 come autista di ambulanze della Croce Rossa, pur di partecipare alla prima guerra mondiale e fu ferito gravemente sul fronte italiano. Sposatosi, si trasferì a Parigi per scrivere. Qui entrò in contatto con l ambiente letterario, dove raggiunse il successo con il romanzo Fiesta. Dopo il divorzio e un nuovo matrimonio, si trasferì in Florida, continuando la sua fortunata attività. Scoppiata nel 1936 la guerra civile spagnola, la seguì come corrispondente. Durante la seconda guerra mondiale, andò prima in Estremo Oriente, poi sul fronte europeo. Divorziò per la terza volta e si risposò. Nel 1954 vinse il Nobel per la letteratura. Preda di gravi crisi depressive, si uccise con un colpo di fucile alla testa. Le sue opere principali: Fiesta (1926), Addio alle armi (1929), Morte nel pomeriggio (1932), Verdi colline d Africa (1935), Avere e non avere (1938) I quarantanove racconti (1938), Per chi suona la campana (1940), Di là dal fiume e tra gli alberi (1950), Il vecchio e il mare (1952), Festa mobile (1964). Da: Ernest Hemingway, I quarantanove racconti, Torino, Einaudi, 1953. Traduzione di Giuseppe Trevisani. 123