Isaac Singer ZLATEH LA CAPRA Un ragazzino e una capra. Una strana coppia fino a un certo punto: per secoli i ragazzini hanno portato le capre al pascolo. Ma qui non si tratta di sorvegliare l animale mentre si nutre in un prato: si tratta di accompagnarla in città e venderla al macellaio Una tempesta di neve li sorprende per strada ed entrambi si rifugiano dentro un grande covone di paglia: è l inizio di una prigionia che durerà quattro giorni e che trasformerà i rapporti tra il ragazzo e la sua capra. L uno salva l altra e viceversa, in quell aiuto scambievole che è una delle basi dell amicizia. E proprio amicizia si creerà tra i due, al punto che si parleranno, ognuno a suo modo, e insieme avranno prima paura e poi sollievo, quando la tempesta si acquieterà. Come portare adesso la capra dal macellaio? Aaron, il ragazzino, ha un idea ben precisa in mente Isaac Singer (Radzymin, Polonia, 1904 - Miami, USA, 1991) crebbe nel quartiere ebraico di Varsavia. Dopo aver studiato nel seminario rabbinico di quella città, si trasferì a New York nel 1935, sfuggendo così alle persecuzioni naziste. Quando iniziò la sua opera di scrittore, scelse di esprimersi in jiddish, la lingua tradizionale ebraica, ma non trascurò di favorire le traduzioni in inglese. Impareggiabile autore di racconti, si dedicò anche al romanzo, alle fiabe e all autobiografia. Nel 1978 ricevette il Premio Nobel per la Letteratura. Le sue opere principali sono: Satana a Goray (1935), La famiglia Moshkat (1950), La fortezza (1955-57), Gimpel l idiota (1957), Lo schiavo (1960), Il mago di Lublino (1960), Lo Spinoza di via del mercato (1961), Breve venerdì (1964), Alla corte di mio padre (1966), Zlateh la capra (1966), Mazel e Shlimazel (1967), Quando Shlemiel andò a Varsavia (1968), La seduta (1968), La proprietà (1969), Un amico di Kafka (1970), Una corona di piume (1973), Passioni (1975), Ricerca e perdizione (1975-1981), Shosha (1978). Da: Isaac Singer, Zlateh la capra, Milano, Bompiani, 1981. Traduzione di Romano Mastromattei. 195