Dino Buzzati GLI AMICI Pochi altri avvenimenti, nella vita, addolorano più della morte di un amico. Come si vorrebbe, allora, poter tornare indietro e avere l occasione di dargli una vera, inequivocabile dimostrazione di amicizia. Ebbene, in questo racconto, per un caso inspiegabile, un violinista ritorna sulla terra sotto le spoglie di un fantasma e va cercando ospitalità presso quelli che sono stati i suoi migliori amici nella vita ormai finita. Gli serve un mese, un mese e mezzo di tregua, in attesa che «di là mettano un po d ordine nella sua situazione Quale prova d amicizia più pura (e più economica!) che quella di ospitare il fantasma di un amico che non mangia, non beve, non ha alcuna esigenza? Come rispondono al suo appello il liutaio Torti, il direttore del Conservatorio Tamburlani, la «ragazza allegra Gianna, il sacerdote compagno di scuola don Raimondo? Dino Buzzati (San Pellegrino, Belluno, 1906 - Milano, 1972), nato in una famiglia colta, trascorse l infanzia nella villa paterna e studiò poi a Milano, laureandosi in Giurisprudenza. Nel 1928 entrò al «Corriere della Sera come cronista: proprio per conto di quel quotidiano andò nel 1939 in Etiopia, allora colonia italiana, e, allo scoppio della seconda guerra mondiale, diventò corrispondente di guerra. Terminate le ostilità, riprese il suo lavoro di cronista ma aumentò progressivamente la sua attività letteraria, affiancandola anche a quella pittorica. Le sue opere principali sono: Bàrnabo delle montagne (1933), Il segreto del Bosco Vecchio (1935), Il deserto dei tartari (1940), I sette messaggeri (1942), La famosa invasione degli orsi in Sicilia (1945), Paura alla Scala (1949), Il crollo della Baliverna (1954), Sessanta racconti (1958), Il grande ritratto (1960), Un amore (1963), La boutique del mistero (1968). Da: Dino Buzzati, Sessanta racconti, Milano, Feltrinelli, 1958. 301