Jean de la Fontaine Due amiCi V Vivevano un tempo in Cile due buoni amici ed erano davvero l esempio di come si possa essere cortesi l uno con l altro. In quel Paese, del resto, i buoni amici assomigliano a quelli che ci sono da noi, dal più al meno. Una notte, poiché, proprio come accade da noi, non si era disturbati dal sole, ne stavano approfittando per farsi una bella dormita ma, all improvviso, uno dei due si alza di scatto e corre come un matto a svegliare l amico. Poiché dormivano tutti nella stessa casa e lo sveglio faceva un gran chiasso, si alzano anche i servi e accorrono tenendo in mano lanterne e candele. A quel punto, scende al piano di sotto anche il padrone e si presenta con una borsa gonfia di monete e, nell altra mano, una spada sguainata, gridando: «Che cosa sta capitando? Perché c è tutto questo fracasso? Sei tu a provocarlo, fratello mio, invece di dormire a quest ora com è tua abitudine? capitato qualcosa? Non hai mica perso al gioco il tuo denaro? Perché, in questo caso, ecco qua la mia borsa: è tua! Oppure ti hanno aggredito lungo la strada? Usciamo subito e ho qui pronta la mia spada O forse ti è venuta voglia di dormire in buona compagnia? In questo caso ti prego di accettare questa mia schiava, mio caro . «Niente di tutto questo , gli risponde il suo buon amico. «Non ho nessun bisogno di tutto questo. Sono venuto soltanto perché ho fatto un sogno che mi ha spaventato moltissimo: c eri tu con un espressione triste; io allora mi sono subito mosso, convinto che ti fosse capitata una sciagura . Ebbene, caro lettore, sapresti dirmi quale dei due fosse più sinceramente affezionato all altro? Si può ben dire che un amico 335